venerdì 26 febbraio 2010

Psychommedia


Sono Primo Di Tonno, meglio conosciuto come Black Bart, cantante e frontman degli Elettropound, e questa è l'incredibile storia del mio viaggio nelle viscere della terra e delle bassezze umane, nelle lande dei dannati.


PSYCHOMMEDIA
- Canto 1 -

Quella sera in cui attirai su di me le attenzioni delle pattuglie di mezza città, tornavo da un party di 72 ore in ricorrenza del mio 35° compleanno.
Nel tentativo di far fruttare il vantaggio che avevo guadagnato sui solerti tutori dell'ordine, probabilmente intenti in una pausa-cornetto, vista l'ora, decisi di imboccare Via di Torricola, immersa in una tetra boscaglia e totalmente priva di illuminazione. Ricordai, o credetti di ricordare, che vi era lì da qualche parte un'ulteriore deviazione che mi avrebbe reso irrintracciabile, ma uscì la luna e abbagliato dalle splendide cromature della mia Harley dimenticai che anche quell'essere perfetto doveva bere per vivere. Ma ero già troppo lontano dalla società civile.
Il mio destriero masticò gli ultimi due kilometri di strada per poi spegnersi singhiozzando.
La mia unica chance era percorrere a piedi il tragitto rimanente, che tra l'altro ignoravo.
Al buio.
Nella selva.
Senza telefono.
Senza sigarette.
Orfano di una Harley V-Rod Muscle.
Braccato dalla legge.
Senza una cazzo di sigaretta.
Ma questo era ancora niente. Diversi minuti mi servirono per recuperare la lucidità necessaria ad accorgermi di sei punti gialli nella notte. Si affacciò ancora la luna, stavolta per squarciare il velo dell'arcano, mostrandomi l'improbabile.
Tre bestie aberranti per fattezze e attitudini scivolavano sordidamente verso di me.
Alla mia destra un lupo sbavava dandomi tutta l'impressione di voler fare di me la sua sposa.
Alla mia sinistra una iena dagli occhi pulsanti e con evidenti difficoltà a spostarsi sembrava appena uscita anche lei dalla mia festa.
Davanti a me un mastodontico re della jungla mi squadrava con disprezzo.
Il terrore fu interrotto solo un istante dal pensiero che se qualcuno avesse avuto la possibilità di vedere un leone snob, un lupo attizzato ed una iena stupefatta inseguire un rocker nella campagna ardeatina, non avrebbe potuto fare a meno di chiedersi cosa cazzo stesse succedendo.
Improvvisamente mi ricordai di quel circo in cui avevo fatto irruzione minuti prima, creando gran scompiglio e forse favorendo qualche fuga, e non potei fare a meno di pensare che forse era il caso di smettere di scappare e andare incontro alla fine che meritavo e che mi ero tragicamente confezionato.
Non che prima fossi irraggiungibile, ma le tre fiere sembravano godere nel vedermi strisciare.
Pensai ad un aforisma che potesse elegantemente segnare l'ora della mia morte, ma anche che nessuno l'avrebbe udito per cui mi limitai a rilasciare un peto.
Chiusi gli occhi in attesa della fatidica zampata, li rispalancai di colpo costretto dall'irrompere di una chitarra elettrica a volume disumano imbracciata da un losco figuro che era in scivolata sui ginocchi.
Le bestie furono spazzate via, travolte da quell'individuo emerso dal buio che urlava al loro indirizzo.
Mi voltai verso di lui, per niente confortato dalla sua presenza.
Qualche attimo di quasi silenzio.
Il vento tra gli alberi.
"Ma guardati, ridotto ad una larva tremante. Ecco dove ti ha portato il tuo delirio" mi fece con voce controllata.
Finalmente un po di luce colpì il suo volto. E non credetti a ciò che vidi.
- Mi venisse un'enfisema se l'uomo che ho davanti non è il magnifico, impareggiato, sublime, inarrivabile, e... ahimè defunto ...
- Bando alle perifrasi! Sono proprio io. Hai davanti Frank Zappa.

Fine Canto 1


Pubblicato da: Er Mijone

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