martedì 22 dicembre 2009

Visto che va di moda il remake



Ore 0:01, è una notte di ghiaccio a Betlemme ma ci sono i flash dei fotografi a scaldare l'atmosfera ed i generosi visitatori, primo su tutti Baldassarre, che condizionato dal red carpet non ha potuto fare a meno di sfoggiare il manto di lino che Armani gli ha cucito addosso per l'occasione.
Nonostante l'ottimo lavoro dei truccatori sulle sue sopracciglia, l'espressione del povero Giuseppe è quella di chi vorrebbe essere ovunque tranne che lì; al contrario la sua giovane consorte è raggiante e splendida ed a suo agio con gli obiettivi, come una reginetta del pop.
Nelle Tv di tutto il mondo appare così (ovviamente con il volto oscurato) il neonato dal futuro già scritto.
Gli anni dell'infanzia e della giovinezza trascorrono in un sostanziale anonimato, fino al giorno del battesimo, in cui il mondo riscopre all'improvviso il suo interesse per il salvatore del pianeta.
Alla notizia della volontà di intraprendere un'attività di predicazione, un network britannico propone al Messia di partecipare ad un reality, in cui i concorrenti saranno gli aspiranti adepti (titolo: "Who wants to be an apostle?"). La proposta viene gentilmente declinata: la reclutazione è già avvenuta. I 13 si spostano su un furgone marchiato Coca-Cola: i proventi della sponsorizzazione andranno alle famiglie delle vittime del Sinaltrainal in Colombia.
Intanto su YouTube i miracoli di Gesù sono superati in numero di visualizzazioni solo da un grassone canadese che canta "Go West" dei Pet Shop Boys mentre trattiene un manico di scopa tra lo stomaco e le mammelle.
Il giorno dell'ingresso a Nazareth sembra di essere al concerto dei Queen a Wimbledon. I presunti collegamenti tra i disordini dei giorni successivi e la dottrina del profeta sono carne da talk-show, le ipotesi di romanticismi con Maria Maddalena passano dai giornali scandalistici alle ricostruzioni dei programmi di approfondimento.
La notizia dell'arresto di Gesù arriva proprio quando la tensione sembrava affievolirsi. Bruno Vespa fa una puntata speciale di "Porta a Porta" con il modellino del Getsemani, annuncia anche che tra i prossimi ospiti avrà Giuda Iscariota, ma le cose non vanno come previsto.
Il Messia decide di difendersi da solo, anzi di non difendersi affatto. La dura condanna del giudice fa scalpore, soprattutto per il trattamento benevolo riservato poco tempo prima dallo stesso tribunale ad un noto pluriomicida.
E' un tragico venerdì mattina ed i quotidiani di tutto il mondo riportano in prima pagina l'avvenuta esecuzione. Il governo israeliano continua a ricevere dall'estero attestati di solidarietà ma anche dure condanne; il clima all'interno del paese è molto teso e lascia prevedere nuove elezioni entro poche settimane.
Nella girandola di dichiarazioni, smentite, teorie, illazioni, preghiere, appelli, accuse, scuse, scoop, scandali e dietrologie, si inserisce sontuosamente la bomba delle bombe: il Cristo sarebbe risorto.

Chissà perchè lo chiamano Cristo, poi...


Pubblicato da Er Mijone

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